Vaccini Covid in gravidanza
Minuto 16.53
Per le donne in gravidanza, secondo me la situazione è ancora peggio, perché, nonostante sia incoraggiato da ginecologi e da chiunque, come una procedura assolutamente tranquilla, in realtà nel bugiardino stesso, per esempio della Pfizer, c’è scritto di non usarlo nelle donne in gravidanza, se non attraverso una valutazione del rapporto rischio/beneficio, che dovrebbe fare il medico in ogni singolo caso.
Cosa che ovviamente non è stata affatto fatta, ma è stato propagandato come una terapia assolutamente efficace, sicura e priva di effetti collaterali.
Ribadisco: gli effetti collaterali non solo ci sono, ma se ci saranno a lunga o media durata, pensare di fare di fatto una sperimentazione su feti in via di sviluppo a me fa chiedere in che tipo di società siamo finiti.
Non so voi.
C’era un farmaco in passato che si chiamava Talidomide che dicevano che era assolutamente sicuro, poi è diventato uno dei più grossi casi di medicina legale della storia della farmacologia, perché in realtà aveva delle azioni molto serie sullo sviluppo dei feti.
Ovviamente speriamo che non sia niente del genere.
Ci sono dei dati preliminari che sembrano indicare un amento del numero degli aborti, chiamiamoli, spontanei, che sono avvenuti. C’è chi pensa che sia un’azione direttamente del Covid, qualcun altro ipotizza anche qualche problematica legata ai vaccini.
Di fatto non abbiamo dati perché gli unici dati che sono stati resi disponibili in gravidanza, riguardavano un gruppo di 800 persone (Shimabukuro et al, ndr).
Erano proprio i dati preliminari, sono stati dati (mi sembra) fra marzo e aprile del 2021.
I dati, da questo studio, fatto sempre dalle case produttrici, sembravano dire che il numero degli eventi avversi fossero in linea con le percentuali conosciute prima del Covid.
In realtà, guardando quei dati con un pochettino più di precisione si vedeva che la percentuale di aborti spontanei nei primi sei mesi era particolarmente importante; questa percentuale diventava normalizzata quando veniva presa in considerazione la percentuale in tutti e nove i mesi.
Questo è stato in qualche maniera anche scritto, a livello dell’articolo stesso, perché gli è stato fatto notare la problematica, diciamo che la risposta che il New England Jurnal of Medicin ha dato, io non l’ho ancora capita e i dati sono rimasti estremamente preoccupanti.
Vaccini Covid in gravidanza
GIOVANNI FRAJESE - Considerazioni medico-scientifiche, pubblicato da LaVoceTV