accompagno le persone attraverso il lutto perinatale e il lutto

«Una donna gravida non si dovrebbe vaccinare»

«Una donna gravida non si dovrebbe vaccinare», il parere della Dottoressa Heike Müeller.

Trascrizione dell’audio pubblicato dalla Dottoressa Heike Müeller.

Il parere della Dottoressa Heike Müeller

Spesso sento dire:

Oh, mia figlia è incinta e suo medico le dice: “Guardi si faccia a vaccinare signora assolutamente non c’è problema.”

Poi magari litiga col marito, con i figli.

Comunque, io sono Heike Mueller e dico quello che penso io, ok?

Una donna gravida non si dovrebbe vaccinare, ma con nessun tipo di vaccino.

In gravidanza non si vaccina.

Immaginatevi che la zia ha avuto finalmente un rene dopo una vita in dialisi, un rene compatibile sì, ma comunque deve stare a lungo sotto trattamento per evitare che l’organo estraneo vada respinto.

È comunque un corpo estraneo, per quanto possa essere compatibile.

Ora, l’organismo della mamma sviluppa una forma di tolleranza nei confronti dell’ embrione che si sta formando perché è anche lui un corpo estraneo, in un certo qual modo: un organismo nuovo. Si potrebbe paragonare, in senso lato, al trapianto del rene della zia.

All’interno dell’organismo della mamma è stato trapiantato un corpo estraneo, nuovo.

Il sistema immune della mamma entra in uno stato fisiologico di tolleranza e noi questa tolleranza materno-fetale la andiamo a rompere vaccinando la mamma in questo suo stato, in un certo qual modo, immunodepresso.

Se viene vaccinata all’inizio della gravidanza, c’è il rischio di un aborto indotto da vaccino.

La giovane mamma rischia l’aborto.

Se invece viene vaccinata alla fine della gravidanza, possiamo avere il parto prematuro del piccolo.

Questo rischio è ben noto per qualsiasi vaccino fatto durante la gravidanza.

Il rapporto beneficio/rischio è comunque non favorevole al vaccino qui, perché soltanto il minimo rischio di un aborto, oppure un parto prematuro, supera sempre il beneficio che la mamma può avere dal vaccino.

Ora, ragioniamo un po’: nel nostro caso, il Covid-19, quale beneficio potrebbe avere la mamma?

Il beneficio di evitare che la mamma si infetti? O che il bambino si infetti? Perché la mamma normalmente passa gli anticorpi al nascituro.

Questi anticorpi sono molto probabilmente non neutralizzanti, perché portano alla selezione di varianti vaccino resistenti e la mamma si può normalmente reinfettare, quindi non ha nessun beneficio.

La mamma può infettarsi comunque, oltre al danno da vaccino.

Di solito passa questi anticorpi vaccinali al bambino. Se viene vaccinata durante l’allattamento, passa gli anticorpi attraverso il latte e sono non neutralizzanti.

Il bambino piccolo, sotto l’anno, se si infetta rischia di fare il potenziamento della malattia, cioè il cosiddetto ADE, sarebbe Antibody Dependent Enhancement e può anche morire.

Non lo dico io, perché questo dato è ben conosciuto ed è scritto in letteratura.

Il bambino con anticorpi non neutralizzanti passati dalla mamma, se si infetta ha un incidenza molto più alta di morire rispetto a un bambino di mamma non vaccinata.

Questo dato è riportato in letteratura e risale ai tempi dello sviluppo di un vaccino anti Dengue, informatevi.

Questi signori che dicono “Va bene vaccinare la mamma in gravidanza ed in allattamento”, non si rendono conto e non conoscono questi risultati con altri vaccini.

Sarebbe stato indispensabile eseguire uno studio preclinico per valutare l’incidenza di questa reazione, prima di dire qualcosa del genere. Questi studi non ci sono ancora, non ci sono.

Poi la mamma, prima ancora di sviluppare gli anticorpi, deve produrre l’antigene contro il quale li dovrà sviluppare, quindi la famosa proteina Spike, e la può passare al bambino questa Spike vaccinale.

La Spike è un veleno è tossica, è pericolosa.

Se la mamma passa la Spike vaccinale al bambino, il bambino può avere delle reazioni da avvelenamento, soprattutto a livello centrale.

Non conosciamo assolutamente le conseguenze di questo avvelenamento da Spike, che possono essere a breve medio o lungo termine.

Questo dato non esiste ancora, per bambini nati da mamme vaccinate non esiste.

La proteina Spike, avendo delle omologie di sequenza con tanti tessuti umani, può anche portare a un attacco autoimmune contro il feto e questi fatti non sono mai stati studiati per bene.

Poi la Spike, oltre ad essere un veleno, ha anche delle proprietà biologiche proprie: può attivare la cascata del complemento e provocare delle trombosi e delle trombocitopenie.

Noi abbiamo già sentito di questi casi nei media, addirittura nei media.

Sono riportate anche in letteratura: bambini allattati da madri vaccinate, sia durante la gravidanza che anche durante l’allattamento, che hanno sviluppato trombosi e trombocitopenia.

Invece di continuare a negare gli effetti avversi, queste reazioni vanno indagate in maniera approfondita, invece di dire “Non c’è correlazione”. Bisogna studiarle.

Noi conosciamo sempre più casi di danni di bambini allattati da madri vaccinate: non c’è quindi beneficio.

La mamma può comunque infettarsi, il bimbo può comunque infettarsi nonostante il passaggio degli anticorpi vaccinali dalla mamma. Esponiamo ad un rischio talvolta grave, di sia la madre che il feto durante la gravidanza, e anche il bambino dopo la nascita.

Il beneficio è nullo e i rischi lo superano di gran lunga.

Il danno viene negato, non avendo una farmacovigilanza attiva, non essendo gli effetti avversi studiati oltre i primi giorni cioè solo la reattogenicità.

Ecco mi fermerei qua.

«Una donna gravida non si dovrebbe vaccinare», il parere della Dottoressa Heike Müeller.

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