Un arcobaleno rimedia alla morte?
Mio figlio è morto, però poi ho avuto il mio arcobaleno.
Dicono sia la frase tipica di chi non ha perso la speranza.
Oppure è la frase di chi non si accorge che i figli non nascono vivi grazie alla speranza, ma per un insieme di coincidenze che loro chiamano speranza?
Tutte le persone che hanno sperato, eppure hanno collezionato morte, hanno sperato troppo poco?
Alla morte c’è rimedio?
Cioè, se un figlio muore, la ferita che lascia la sua morte è riparata da un arcobaleno? Sembra proprio essere così: emerge da quel ‘però’.
Sono caduto, però mi sono rialzato, allora non è stato poi tanto grave.
Questi ‘arcobaleni’ non sono nemmeno più figli… Solo i morti lo sono, i nati vivi successivamente sono luce, non bambini. Come se i bambini non fossero tutti luce e il buio non fosse arrivato dalla morte (non certo dal figlio).
Arcobaleni lo sono tutti i figli, oppure nessuno. Perché ogni figlio che arriva apre a visioni nuove, illumina parti di noi che ancora erano al buio.
La morte spegne questa luce. Per un po’. Attraversare il lutto significa anche recuperare la luce che c’è stata e renderla parte del proprio patrimonio.
In una frase sono sintetizzati un po’ di stereotipi sul lutto perinatale: il figlio morto conta diversamente dal vivo perché è morto. Lui è assimilato al dolore – un dolore di cui dovremmo prenderci cura, che dobbiamo trasformare, che non passerà mai del tutto. Lui non è più lui. Lui è la morte.
Alla morte si ripara.
Non si guarisce mai dal dolore, eppure non ci si deve arrendere.
Bisogna sperare. Ma sperare per bene, altrimenti devi avere qualcosa che non va. È questo che dice la morte: in qualche modo è colpa tua, te la meriti. Però se fai la brava, sperando per bene, allora…
Arriverà chi riparerà – sempre in parte perché il dolore non cesserà mai. Sarà un raggio di luce, sulla tua vita buia, che avrà il potere di darle senso.
Sarebbe il caso di chiedersi se questo figlio davvero desideri tanta responsabilità.
Ciò che questa frase tenta di esprimere, potrebbe essere riformulato con parole diverse:
«Uno dei miei figli è morto. Quando mi sono sentita pronta ad accogliere un altro bambino, è arrivato un figlio vivo.»
Finché racconteremo la storia delle famiglie in lutto perinatale usando certe parole e frasi, la percezione di questa esperienza resterà sbilanciata, passiva, intrisa di sensi di colpa, pesando su chi il lutto faticherà ad attraversarlo e sulle generazioni future.
Un arcobaleno rimedia alla morte?
Pubblicato per la prima volta il 10 marzo 2023