Perché esiste il dolore? – Intervista a James Hillman
La religione cristiana ci da Adamo ed Eva: siamo stati cacciati dal Paradiso Terrestre e per questo soffriamo.
I padri della Chiesa dicevano che soffriamo a causa del nostro modo animalesco di procreare, perché dobbiamo procreare attraverso la sessualità e questa sarebbe la causa del dolore.
Poi è arrivata la riforma protestante e ha detto che siamo tutti nella colpa, che solo pochi sono gli eletti e che possono essere redenti e che il dolore è il destino dell’uomo.
I buddisti dicono che noi tutti soffriamo perché siamo vittime di illusioni o di false apparenze.
Gli ebrei hanno detto per anni che dal giorno in cui il Tempio è stato distrutto noi siamo tutti in esilio e per questo soffriamo.
In altre parole, tutte le religioni e le mitologie danno una ragione del dolore, della sofferenza.
L’esistenzialismo dice semplicemente che ci siamo e il dolore fa parte dell’esserci, fa parte dell’esistenza umana; non importa la causa, la ragione, fa parte dell’esistenza umana proprio come il piacere.
Il fatto è che nella nostra cultura siamo ossessionati dal dolore. C’è qualcosa di ossessivo riguardo al valore della sofferenza, che credo derivi in parte dal Cristo crocefisso questa ossessione del valore della sofferenza, ma se seguiamo Epicuro, se seguiamo altri modi di pensare, lo stoicismo, il dolore è semplicemente legato al modo con cui viviamo.
Io credo piuttosto che noi non dobbiamo pensare il dolore né come una cosa che redime, né come una cosa buona per noi, ma neppure come una cosa svantaggiosa.
A volte dicamo:
«È colpa tua!» oppure «Il dolore non dovrebbe esserci», ma invece appartiene all’esistenza e quindi c’è qualcosa che possiamo imparare dal dolore, come da qualunque altra cosa dell’esistenza.
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Perché esiste il dolore?
Pubblicato per la prima volta il 17 agosto 2024