Oltre la paura
La morte è un passaggio di stato.
A noi hanno insegnato che è vero ciò che è materiale e che i nostri sensi sono sviluppati per accorgersi solo di una certa parte della realtà.
Che il cuore sia, fra le altre cose, anche un organo capace di sentire e di comunicare è un’informazione relegata alla poetica di una certa letteratura…
Quando è arrivato il microscopio abbiamo dovuto accettare che abbiamo interpretato la realtà in modo assai limitato. Eppure ancora ci soffermiamo sul tangibile, pensando che sia tutto lì.
Pensando…
Per esempio, cos’è il pensiero?
Non lo tocco, non lo vedo, ma c’è e ci muove per giunta!
Nella testa? Noi crediamo che sia nella testa perché è lì che lo sentiamo risuonare. Sentiamo nello stesso luogo anche la voce del nostro amico che ci telefona dall’altro capo del mondo, ma sappiamo bene che non si trova nella nostra testa…
A noi fa paura la solitudine, la mancanza, il vuoto del non più tangibile.
Eppure tutto ciò è solo una piccola parte di ciò che è.
Semplicemente non siamo allenati a percepirlo.
Perché?
Boh… perché è più gestibile una marea di persone disorientate, infelici e spaventate, piuttosto che il contrario.
Oltre la nostra paura c’è l’infinito.
C’è chiunque crediamo di avere perduto.
Ci siamo noi, nella versione più autentica.
Oltre la paura
Pubblicato per la prima volta il 14 luglio 2023
Da tanti anni mi occupo di accompagnare le persone attraverso il lutto perinatale: conosco il lutto e come si può ripercuotere su chi resta.
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