accompagno le persone attraverso il lutto perinatale e il lutto

Il Rumore del Lutto

Il Rumore del Lutto

L’evento “Guardare la morte a occhi aperti”, svoltosi il 3 e 4 ottobre presso il suggestivo Cimitero Monumentale di Staglieno, ha offerto un’occasione unica per riflettere sulla fine della vita in uno scenario denso di arte e memoria. Circondati dalle maestose sculture che popolano questo luogo carico di storia e spiritualità, partecipanti e relatori si sono immersi in un dialogo profondo e consapevole sulla morte, affrontando temi che spaziano dall’etica all’assistenza sanitaria, dalla psicologia al sostegno alle famiglie.

Organizzato con la collaborazione e il sostegno di So.Crem Genova e patrocinato dal Comune di Genova e da importanti istituzioni sanitarie e accademiche, tra cui l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Genova, le Professioni Infermieristiche della Liguria, gli Psicologi della Liguria, la sezione ligure della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e l’Istituto Italiano di Bioetica, il convegno ha dato voce a esperti di discipline diverse, uniti dall’intento di esplorare con rispetto e consapevolezza la complessità del fine vita.

Il 3 e il 4 di ottobre ho partecipato al Convegno Nazionale come uditrice e relatrice.

Portare il tema del lutto perinatale ad un pubblico di tale prestigio, proprio nel mese della consapevolezza del lutto perinatale, è stato emozionante: sono profondamente grata agli organizzatori, in particolare a Maria Angela Gelati e a So.Crem Genova, per avermi coinvolta in questo importante evento.

Proprio nel cimitero in cui ho raccontato la portata del lutto perinatale, esperienza che coinvolge molte famiglie, sono sepolte le mie figlie e mia madre. Ciò ha reso ancora più significativo per me questo appuntamento.

Ho cercato di accompagnare gli ascoltatori dentro la storia di molte famiglie: nella difficoltà indicibile della morte di un figlio e nell’impossibilità di portare fuori questo lutto nella sua interezza.

Questa esperienza sembra un’incidente di percorso, facilmente superabile: basta risalire in sella e pedalare senza pensarci su troppo. Proprio l’idea superficiale che si è insinuata in noi, scava trappole profonde da cui i dolenti faticano tantissimo a tirarsi fuori, alcuni senza riuscirci mai, purtroppo.

Ne ho raccontate alcune, offendo possibili soluzioni che necessariamente coinvolgono la società per intero: dall’istruzione, al modo di prendersi cura, all’informazione, fino ad un modo nuovo, più autentico, fiducioso e accogliente di abbracciare chi soffre.

Attraversare il lutto perinatale richiede pazienza, una comunità accogliente e fiducia.

Se noi passeremo un ambiente rispettoso e fiducioso, se avremo la pazienza di stare accanto a loro nel loro viaggio, per tutto il tempo che occorrerà, queste famiglie saranno agevolate nella ricerca del significato che assegneranno a questo evento perché se è vero che non possiamo cambiare ciò che ci accade, sempre possiamo scegliere cosa fare con ciò che ci accade.

Mi auguro che insieme possiamo costruire questo spazio di libertà per loro.

Ho fatto del mio meglio. Adesso occorre aspettare e vedere se qualcuno di quei semi che ho gettato con le mie parole, germoglierà.

Il Rumore del Lutto

Pubblicato per la prima volta il 10 ottobre 2024

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