Il bambino morto può reincarnarsi?
Un bambino che muore in grembo, può ritornare con una nuova gravidanza?
Beh, alcuni pensano di sì: c’è chi crede che siamo anime che scelgono di incarnarsi per compiere un certo tipo di esperienza, ma – se in corso d’opera quell’esperienza sembrasse troppo difficile – possiamo cambiare idea, morire e scegliere di incarnarci nuovamente per vivere un’esperienza diversa.
Ecco, in questi termini è possibile che i nostri figli morti si siano reincarnati in quelli nati successivamente.
Quanto ne possiamo essere certi?
Boh.
Alcune coincidenze sono capaci di darci tale certezza?
Per esempio, se il figlio morto era un maschio e il figlio concepito successivamente è un maschio, allora è la reincarnazione del morto?
In via teorica le anime non hanno sesso… quando scelgono di incarnarsi, decidono un certo tipo di esperienza da vivere nei panni di femmina o di maschio. La stessa anima può decidere di vivere da maschio e poi da femmina, oppure nuovamente da maschio. Quindi il sesso del nuovo nascituro di per sé non ci fornisce indicazioni in tal senso, a meno che noi non vogliamo vedercele…
Ha senso ritenere che il figlio successivo sia la reincarnazione di quello morto?
Boh.
Per rispondere a questa domanda – secondo me – è necessario cercare altre risposte intermedie: a cosa serve ritenere che il figlio successivo sia la reincarnazione di quello morto?
Se serve a lenire il dolore per la sua perdita, mi verrebbe da chiedermi: perché ho tanta paura di cimentarmi con la morte?
Se è vero che sono un’anima che ha scelto il suo percorso, allora ho scelto di cimentarmi con la morte, quindi perché ora scappo?
Inoltre: che effetti ha su mio figlio il fatto di ritenerlo la reincarnazione del fratello morto? Vivere al posto di un altro senza avere la certezza di essere quell’altro… che effetti può avere su di lui?
Se lui fosse davvero la reincarnazione del fratello morto, lo saprebbe? Cioè, sono io che gli devo assegnare questo ruolo, oppure – se è venuto per incarnare questa parte – sarà lui a viverselo a prescindere da me?
Ancora una volta mi accorgo che noi siamo frutto della storia che ci raccontiamo e che, più questa storia è aderente al nostro sentire, le nostre credenze, i nostri valori, più essa è in grado di esprimere ciò che serbiamo nel cuore, tenendoci in equilibrio.
In fondo non importa tanto quale sia questa storia, importa che ci appartenga profondamente, che ci rispecchi e ci permetta di ESSERE.
Quindi non è tanto importante se i nostri figli morti possano o meno reincarnarsi nei fratelli concepiti dopo, piuttosto è importante la ragione per cui pensiamo possa essere così: perché siamo profondamente convinti che siamo anime incarnate e abbiamo la certezza che quel figlio sia tornato in un corpo nuovo con una storia nuova, oppure stiamo scappando di fronte al vuoto?
La risposta che ci daremo contribuirà in modo determinante a scrivere la storia di nostro figlio. Di questo dobbiamo essere profondamente consapevoli, assumendocene la responsabilità.
Il bambino morto può reincarnarsi?
Pubblicato per la prima volta il 5 febbraio 2023