Congedo in caso di lutto perinatale
Congedo per maternità e paternità
In Italia, in caso di morte del figlio durante la gravidanza, i genitori hanno diritto a specifici congedi lavorativi, a seconda del momento in cui si verifica l’evento.
Interruzione di gravidanza dopo la 28ª settimana (nato morto):
se l’interruzione di gravidanza avviene dopo la 28ª settimana, il figlio è considerato nato morto. In questo caso, la madre ha diritto al congedo di maternità obbligatorio per un periodo di cinque mesi, che può essere fruito anche in caso di figlio nato morto dal primo giorno della 28ª settimana di gestazione.
Interruzione di gravidanza prima della 28ª settimana:
se l’interruzione di gravidanza avviene prima della 28ª settimana, si applicano le disposizioni relative all’interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza. In questi casi, la lavoratrice ha diritto a un periodo di congedo per malattia, la cui durata è determinata dal medico in base alle specifiche condizioni cliniche.
Padre lavoratore:
Il padre lavoratore ha diritto al congedo di paternità obbligatorio, che può essere fruito entro i cinque mesi successivi alla nascita del figlio, anche nel caso di figlio nato morto dal primo giorno della 28ª settimana di gestazione.
È importante notare che, in caso di interruzione di gravidanza prima della 28ª settimana, non sono previsti congedi specifici per il padre lavoratore. Tuttavia, il padre potrebbe valutare la possibilità di richiedere permessi o congedi per motivi familiari o personali, in accordo con il datore di lavoro e in base alla normativa vigente.
Per informazioni più dettagliate e aggiornate, è consigliabile consultare le circolari dell’INPS o rivolgersi a un patronato o ad un consulente del lavoro.
Nel caso di lavoratori autonomi, è consigliabile rivolgersi al proprio commercialista o al CAF di riferimento.
N.B. Alcuni genitori riportano che, nel caso si debba sottoporre la domanda di congedo inoltrandola direttamente dal sito dell’INPS, lo stesso richiede l’inserimento del codice fiscale del figlio. Ai bambini nati morti non è assegnato il codice fiscale, perciò la procedura si arresta ed è necessario prendere appuntamento con un incaricato, spiegare la situazione e farsi sbloccare la domanda. (No comment, ndr)
Congedo per lutto
In Italia, il congedo per lutto prevede tre giorni lavorativi retribuiti all’anno in caso di decesso di coniuge, partner civile, parente entro il secondo grado o convivente stabile del lavoratore. Tuttavia, la normativa non specifica se tale congedo sia applicabile in caso di morte del figlio durante la gravidanza.
Come abbiamo visto prima, in caso di morte perinatale (dopo la 28ª settimana di gestazione), sia la madre che il padre hanno diritto ai rispettivi congedi di maternità e paternità obbligatori. La madre può usufruire del congedo di maternità per un periodo di cinque mesi, mentre il padre ha diritto a dieci giorni di congedo di paternità obbligatorio, fruibili entro cinque mesi dalla nascita del figlio.
In caso di interruzione di gravidanza prima della 28ª settimana, la madre ha diritto a un periodo di congedo per malattia, la cui durata è determinata dal medico in base alle specifiche condizioni cliniche. Tuttavia, per il padre non sono previsti congedi specifici in questa circostanza.
È consigliabile consultare il proprio contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) o rivolgersi al datore di lavoro per verificare la possibilità di usufruire di permessi o congedi per motivi familiari o personali.
Nel caso di lavoratori autonomi, è consigliabile rivolgersi al proprio commercialista o al CAF di riferimento.
Sul sito dell’INPS, digitando nella barra di ricerca ‘congedo’, è possibile reperire la normativa di vigente.
In conclusione, il congedo per lutto standard non sembra applicarsi direttamente al caso di morte del figlio durante la gravidanza. Tuttavia, esistono altre forme di congedo, come il congedo di maternità, paternità o per malattia, che possono essere utilizzate in queste tragiche circostanze.
Congedo in caso di lutto perinatale
Pubblicato per la prima volta il 10 marzo 2025