Come sopravvivere al lutto?
Passate le feste, che notoriamente sono una parentesi particolarmente faticosa da attraversare per le persone che hanno perso un loro caro, vorrei puntare l’attenzione su un fatto…
Tu che ti chiedi spesso come si possa fare per sopravvivere a tutto questo, vorrei che provassi a prenderti un momento e che ti accorgessi come ce la stai facendo.
Esatto.
Tu ce la stai facendo, i tuoi giorni avanzano e più o meno meccanicamente stai portando avanti le cose essenziali o più di quelle essenziali.
È così che si fa, proprio come stai facendo.
È importante che tu te ne accorga, perché l’avanzare non è aldilà di te, avviene grazie a te.
Ora potresti commentare che non sei soddisfatta o soddisfatto di come le cose stiano procedendo: questa non è la vita a cui aspiravi, i tuoi progetti erano altri, sopravvivere non basta.
Perfetto.
Qui si custodisce il seme del cambiamento.
La tua vita non sarà come avevi immaginato, eppure può essere ancora diversa da come è.
Nulla è statico.
Se alcune cose non dipendono da te, altre sono profondamente connesse con te.
Allora, è vero che nessuno (nemmeno tu) potrà riportarti fin dove ti sembra di esserti interrotta o interrotto per ripartire da lì, ma è anche vero che tu non sei più lì, sei qui. Sei già avanzata o avanzato: te ne sei accorta o accorto poco fa.
Fino ad ora ti sei mossa o mosso inconsapevolmente, adesso sai che puoi farlo con consapevolezza.
Ovunque arriverai, dipende da te.
Sei ancora padrona o padrone della tua vita e del tuo futuro.
Ogni giorno che vivi è già il tuo futuro che si dipana.
Non deve essere perfetto (non esistono vite perfette), però può essere pieno.
Pieno di ciò che ti abita, in primo luogo pieno di quell’amore che continua ad echeggiare in te oltre l’assenza.
Quando ti accorgi che stai vivendo nell’amore, beh… non è più sopravvivenza.
Come sopravvivere al lutto?
Pubblicato per la prima volta l'11 aprile 2023
