Baby Loss Awareness
Il 15 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza del Lutto Perinatale.
Questa è una giornata dedicata appunto alla consapevolezza e, in alcuni casi, alla commemorazione.
Non tutti i genitori si sentono aderenti all’idea che si sono fatti o che hanno percepito riguardo questa giornata, provando disagio nel partecipare alle iniziative che vengono proposte.
Quali sono le iniziative solitamente organizzate?
In genere è dedicato uno spazio alla diffusione di materiale riguardante il lutto perinatale: possono essere proiettati film, documentari, testimonianze; può essere dedicato un tempo per la condivisione delle informazioni fondamentali da conoscere per relazionarsi positivamente con le persone in lutto; possono essere diffuse le risorse presenti sul territorio in grado di supportare le famiglie in lutto.
La consapevolezza si genera grazie alla conoscenza e passa inevitabilmente attraverso l’esposizione delle singole esperienze personali.
In alcuni contesti è organizzata una sorta di cerimonia di commemorazione, durante la quale le famiglie si ritrovano, talvolta riconoscendosi affini, per questa particolare esperienza che condividono. Questa è l’occasione per il cosiddetto ‘lancio dei palloncini‘, che nel tempo è stato ripensato in forme alternative, pur contenendo il medesimo scopo. L’obiettivo infatti è quello di realizzare una cerimonia rituale attraverso cui compiere i gesti propri del saluto e della separazione.
Dobbiamo pensare che molte persone in lutto perinatale si vedono negare tutta questa parte, a causa del fatto che le morti avvengono in un’epoca della gravidanza per cui ancora troppe poche realtà hanno saputo organizzare un percorso di commiato. Molte famiglie dunque non hanno potuto scegliere se e come disporre del corpo di loro figlio, non hanno potuto compiere i gesti che da decine di migliaia di anni ci accompagnano nell’ultimo saluto ai nostri cari.
È possibile che i genitori che hanno già dato forma a questa parte o che hanno deciso di non passare attraverso questa gestualità, si sentano a disagio durante il BabyLoss Awareness, se ci si aspetta da loro che partecipino attivamente anche a questa attività.
È possibile che fatichino a comprendere l’utilità di commemorare il loro bambino in una giornata a parte, diversa dalla data in cui si commemorano solitamente i morti.
Infine giunge il momento dedicato all’Onda di luce.
Anche questa attività ha una forte connotazione rituale: vuole unire le famiglie in lutto di tutto il globo, in una vera e propria onda luminosa, emanata dalle candele accese in tutto il mondo alle 19.00. L’onda che si propaga seguendo il fuso orario dei vari paesi coinvolti, mostra quanto il lutto perinatale sia affatto un evento raro. Oggi quest’onda si propaga più che attraverso le finestre di casa, sugli schermi dei cellulari o dei PC, quando sui social si diffondono immagini o contenuti che richiamano la ricorrenza.
Anche in questo caso, alcune persone possono sentirsi a disagio, perché non desiderano ‘mostrarsi’ in quanto madri e padri di figli morti. Non sempre ciò che intendiamo manifestare è ciò che davvero il prossimo capisce… il timore di essere fraintesi o dover rispondere a commenti e considerazioni indesiderate o dover sostenere sguardi di pietà, può rendere faticoso pensarsi in un frangente del genere, fino a decidere di non partecipare.
È importante dire che ogni dolente vive il proprio lutto in modo del tutto personale e particolare; non esiste un modo giusto o sbagliato di vivere il lutto, piuttosto ci sono forme più o meno utili attraverso cui esprimerlo: ciò che è benefico per qualcuno può essere nocivo per qualcun altro. È importante non dare mai nulla per scontato e fare molta attenzione a rispettare il sentire di tutti.
Il Baby Loss Awareness è un momento dedicato alle famiglie in lutto e ognuno dovrebbe sentirsi libero di viverlo come meglio crede, portando di sé la parte che ritiene essere più preziosa.
I gesti che sono stati codificati per condurre questa giornata dovrebbero essere al servizio delle persone, non dovrebbero essere le persone al servizio dei gesti.
Allora se pensi che tuo figlio non debba essere commemorato il 15 ottobre perché non è un morto diverso dagli altri, oppure perché tu non commemori i morti, non farlo.
Se ritieni che trascorrere qualche ora a distribuire volantini con i riferimenti del territorio in sostegno delle famiglie in lutto sia importante, fai questo e avrai usato in modo proficuo questa giornata.
Se nell’accendere quella candela desideri esprimere un intendimento, una preghiera, un desiderio o una speranza, anziché sentirti esposta/o al mondo come genitore di un figlio morto, fallo.
Rendi questa ricorrenza a misura per te.
Insomma fai ciò che ti senti, anche niente: andrà benissimo così.
Si tratta di un giorno soltanto, in cui alcune attività si concentrano maggiormente, ma chi è davvero accanto alle persone in lutto, c’è anche negli altri 364/5 giorni.
Ti auguro di trovare la tua dimensione, anche per quanto riguarda il 15 ottobre. In qualche modo ‘sistemare’ l’esperienza che stai attraversando passa anche da qui.
Baby Loss Awareness
Pubblicato per la prima volta il 7 ottobre 2022